La carpa regina

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La carpa comune è un pesce d’acqua dolce diffuso nei fiumi e nei laghi italiani e del quale si contano diverse varietà distinte a seconda delle dimensioni, del colore e del peso. Tali caratteristiche fisiche sono molto marcate nella Carpa Regina, esemplare dal corpo notevolmente robusto, ricoperto da squame. La sua lunghezza può eccezionalmente arrivare al metro (solitamente ci attestiamo sui 60 cm con peso regolare di ca. 30 kg), accompagnata da una pinna dorsale anch’essa molto lunga. Sono tratti, questi, che i pescatori esperti sanno riconoscere: i professionisti del carpfishing apprendono di quest’esemplare ogni peculiarità, dalle pinne pettorali e ventrali molto piccole nonché arrotondate alla testa conica, il muso corto e una bocca che, seppur priva di denti, non deve essere sottovalutata in quanto dotata di speciali ossa faringee in grado di sminuzzare il cibo quasi fossero molari.

Solitamente la Carpa Regina non è avvezza a sguazzare in superficie preferendo il fondale, ma quando la si vede per pochi attimi non si può non ammirare un’evidente bellezza conferitale dalla livrea bruno-olivastra, i cui riflessi nelle giornate di sole paiono cangianti. Dal secolo scorso esiste una sua derivazione, la Carpa a Specchi, una specie edotta da incroci riusciti negli allevamenti di carpe, e così si chiama per le particolari squame dalla forma irregolare simili a placche metalliche lucenti.

La Carpa Regina è una vera sfida per gli amanti della pesca, è forte e quando abbocca all’amo esercita una formidabile resistenza che, a volte, ne impedisce la cattura. Edibile, è divenuta nel tempo un alimento alquanto pregiato che si presta a svariate ricette. Non è a rischio estinzione in quanto è avvezza a deporre fra le due e le trecento mila uova ogni anno durante le stagioni calde, in più i molteplici allevamenti ne garantiscono la sopravvivenza in habitat perfetti per lei.